Il cambio residenza è uno dei tanti step da affrontare quando si va a vivere in un’altra abitazione. Vediamo quali sono i documenti necessari.
Quando c’è un trasferimento in vista, tra le tante cose da fare non bisogna dimenticare il cambio residenza. E’ obbligatorio, non può essere fatto quando si vuole e, soprattutto, prevede una serie di documenti senza i quali è impossibile portare a termine la procedura. Vediamo tutto quello che c’è da sapere su questa pratica burocratica.
Come cambiare residenza: procedura step by step
Rispetto al passato, il trasferimento residenza è stato reso molto più semplice dall’introduzione dell’art. 5 del D.L del 9 febbraio 2012. Quando c’è un trasloco in vista, bisogna necessariamente inoltrare la procedura in oggetto presso il Comune dove è ubicata la nuova abitazione.
A causa della pandemia da Covid-19, la quasi totalità dei comuni italiani ha introdotto il cambio residenza online, che consente di effettuare buona parte, se non tutta la pratica collegandosi al web. Sul sito istituzionale della città di riferimento, si possono scaricare gli appositi moduli di richiesta residenza. Questi devono essere compilati in modo corretto in tutte le parti e devono contenere, tra le tante cose, anche una copia di un documento d’identità valido. Infine, i documenti per cambio residenza possono essere invitai via email oppure consegnati, previo appuntamento, nell’ufficio preposto. Affinché questa procedura sia valida sono necessarie le seguenti fotocopie:
- fronte/retro della carta d’identità;
- fronte/retro del codice fiscale;
- contratto di locazione, comodato d’uso o di acquisto della nuova residenza;
- patente di guida;
- libretto di motocicli e autoveicoli.
Spostare residenza: tempistiche e sanzioni
Dopo aver elencato cosa serve per il cambio di residenza, vediamo quali sono le tempistiche che impone la legge per questa pratica. Per comunicare alle istituzioni il trasloco da una casa all’altra ci sono 20 giorni di tempo. Dopo il deposito della richiesta presso il Comune di riferimento, precisamente nei 2 giorni lavorativi successivi, l’ufficiale dell’anagrafe cambierà l’indirizzo in tempo reale. Infine, entro 45 giorni dalla presentazione della domanda per prendere la residenza, i vigili urbani effettueranno il controllo presso la dimora in questione.
Questo ultimo step serve per verificare che le informazioni comunicate corrispondano alla realtà dei fatti. E’ bene sottolineare che in alcuni Comuni, generalmente quelli più piccoli, i vigili si presentano su appuntamento, mentre in altri casi arrivano a sorpresa. Se l’indirizzo di residenza risultasse non veritiero, i rischi sono di carattere civile, fiscale e, nei casi più estremi, anche penale.